Per Oriente Occidente abbiamo organizzato gli incontri della sezione ‘Voci da lontano’: quasi un festival nel dance festival perché gli autori che interverranno sono davvero unici ( e potranno essere seguiti su questa pagina o su quella di Oriente Occidente ).
Ecco gli appuntamenti previsti:
Venerdì 20 agosto, ore 19.00 Il Tibet in tre semplici passi. Un incontro con Pierre Jourde, in prima nazionale italiana. Uno degli ultimi viaggi autentici, di un’epoca preglobale: senza rete, raccontato da chi lo ha ideato, quando viaggiare voleva dire avventura. Dovessimo trovargli un riferimento sarebbe Bouvier o Chatwin.A tre riprese, a cavallo degli anni Settanta e Ottanta, Pierre Jourde va a esplorare le piste di Zanskar, vallata desertica dell’Himalaya a oltre quattromila metri di altitudine: non è un alpinista, ma un curioso, nemico degli esotismi.
Martedì 24 agosto, ore 19.00 Nomadland: un incontro con Jessica Bruder. Ogni giorno in America, il Paese più ricco del mondo che ci ha raccontato della cultura degli hobos, sempre più persone si trovano a dover scegliere tra pagare l’affitto e mettere il cibo in tavola. Di fronte a questo dilemma impossibile, molti decidono di abbandonare la vita sedentaria per mettersi in viaggio. In un mondo in cui basta un ricovero in ospedale al momento sbagliato per mandare in fumo i risparmi di una vita, in cui la previdenza sociale è praticamente inesistente e il peso dei debiti spinge molti alla disperazione, donne e uomini in età da pensione hanno iniziato a migrare da un lato all’altro del Paese attraverso i mezzi di trasporto più vari, tra un lavoro precario e l’altro.
Venerdì 27 agosto, ore 19.00 Per antiche strade. Un viaggio per le strade d’Europa con Mathjis DEEN in prima nazionale italiana.Le strade europee esistono da migliaia di anni e sono state consumate dai piedi e dalle ruote di tutti coloro che le hanno usate per emigrare, per commerciare, per attaccare eserciti nemici o semplicemente per fare ritorno a casa. Straordinario viaggio nel tempo e nella cultura d’Europa, ‘Per antiche strade’ è un libro capace di trasformare le strade in storie e di dar voce a tutti gli uomini che le hanno percorse.
Martedì 31 agosto, ore 19.00 Judith Schalansky: dalle isole remote al l’inventario delle cose perdute, in prima nazionale italiana. La specialità della Schalansky è il saper ricreare mondi del passato, siano essi isole remotissime o luoghi e cose sperdute, a partire da pochi frammenti: si cala nei contesti, nei linguaggi, coglie di volta in volta gamme di colori e sensazioni, restituendo a ogni cosa anche il piú piccolo dettaglio, storico o visionario che sia. La storia del mondo è piena di cose che sono andate smarrite nel corso del tempo o distrutte intenzionalmente, a volte semplicemente dimenticate – o magari, come si racconta nell’Orlando furioso, volate in un archivio sulla Luna. ‘Inventario di alcune cose perdute’ è una raccolta di dodici storie, ciascuna dedicata a una cosa che non c’è piú…
