«Autobiografia è probabilmente la cosa più estrema che sia mai stata scritta in lingua francese» Le Monde«Leggete Autobiografia di Régis Jauffret e capirete perché questo scrittore è grande come Louis-Ferdinand Céline, come Vladimir Nabokov, come Charles Bukowski» LibérationDopo due presentazioni così, cos’altro aggiungere per farvi comprendere il genio di Régis Jauffret, considerato fra i maggiori scrittori francesi contemporanei?
Un diciottenne, di cui non conosciamo il nome, esce di casa, seduce una ragazza e inizia così immediatamente il suo percorso di autodistruzione, realizzato attraverso la distruzione del mondo femminile. Una discesa agli inferi e nell’abisso che diventa metafora di una demolizione dell’idea stessa di «essere umano», e che avviene passando ininterrottamente da una donna all’altra, seducendole, facendosi mantenere, devastandole e poi abbandonandole senza nessuna emozione, senza nessuna pietà, senza nessun rimorso, senza una cattiveria che presupporrebbe dei riferimenti etici che il protagonista di questa «autobiografia» non possiede. Un Raskol’nikov senza senso di colpa, un Humbert Humbert privo di qualsiasi devozione, raccontato in una formidabile «autobiografia» del male. Un romanzo breve, definito da alcuni critici una «macrofiction», nel quale non c’è morale perché la morale non esiste, dove l’etica lascia il posto a una realtà talmente inaccettabile da divenire paradosso e iperbole, dove la letteratura si mette al servizio di un progetto narrativo devastante.
Segue la raccolta di «finzioni» Giochi di spiaggia, pubblicata in Francia nel 2002, che è una sorta di «prova generale» delle Microfictions che scaturiranno in seguito dal cervello di questo scrittore. Diciassette racconti che riversano addosso a chi legge destini, vite, perdite e rinascite che sembrano uscire dalle vene di chi non può fare a meno di immaginare e poi raccontare tutte le «vite degli altri». Narrazioni (o finzioni) che si rivelano spietate, lucide, allucinate, acide visioni di noi stessi. Il nostro ospite è nato a Marsiglia nel 1955. Debutta come scrittore nel 1985 con Seule au milieu d’elle. Il primo successo arriva nel 1998 con Histoire d’amour. Nel 2003, con Univers, univers (Prix Décembre), e poi dopo il 2005, con Asiles de fous (Prix Fémina), diventa una delle voci più importanti della letteratura francese contemporeanea. Tra i suoi numerosi libri, ricordiamo Giochi di spiaggia (2002, di prossima pubblicazione con Clichy), Microfictions (2007), Lacrimosa (2008), Il banchiere (2010, Clichy 2018), Claustria (2012), La ballade de Rikers Island (2014), Dark Paris Blues (2015, Clichy 2016), Cannibali (finalista al Prix Goncourt 2016, Clichy 2017), Microfictions 2018 (Clichy 2019, vincitore del Prix Goncourt del racconto), Papà (2019, Clichy 2020).
La formula é la solita: prenotate un posto chiamando lo 0464.755021 o scrivendo a info@libreriarcadia.com . Chiediamo un contributo di 3€ per persona che sarà interamente restituito in caso di acquisto, nella serata, del libro presentato.
