MERCOLEDÌ 12 NOVEMBRE, ORE 19:00 MARCO OMIZZOLO PRESENTA “IL MIO NOME È BALBIR”

Almeno sedici ore al giorno, sette giorni alla settimana, 365 giorni all’anno, il tutto moltiplicato per sei anni. A soli ottanta chilometri da Roma, nell’Agro Pontino, Balbir ha lavorato in condizioni di schiavitù per una retribuzione che variava tra i 50 e 150 euro al mese. Per mangiare, rubava il cibo che il padrone italiano gettava alle galline e ai maiali. Un inferno vissuto in un Paese democratico che afferma di essere fondato sul lavoro. Balbir ha però deciso di non rassegnarsi e di ribellarsi, di combattere per la sua e la nostra libertà e dignità, rischiando la vita più volte. Un uomo in rivolta, come direbbe Camus, la cui lotta ed esempio sono il più grande antidoto contro ogni forma di razzismo, fascismo, violenza, sfruttamento e schiavismo. Lui è Balbir Singh, un bracciante indiano, e questa è la sua storia.

Marco Omizzolo – Sociologo Eurispes, presidente di Tempi Moderni, docente a contratto di Sociopolitologia delle migrazioni alla Sapienza, dipartimento di Scienze Politiche, lavora su mafie, sfruttamento, tratta internazionale, caporalato e schiavitù contemporanee. Nel 2019 è stato nominato, dal Presidente Mattarella, cavaliere della Repubblica per meriti di ricerca e impegno contro lo sfruttamento lavorativo. Ha pubblicato Sotto padrone (Fondazione Feltrinelli 2019), La quinta mafia (RadiciFuture 2021), Per motivi di giustizia (People 2022), Laboratorio criminale (People 2023) e numerosi altri libri. Da anni vive sotto tutela delle forze dell’ordine per le numerose minacce di morte subite.

È consigliata la prenotazione da effettuarsi chiamando il numero 0464-755021, oppure scrivendo a info@libreriarcadia.com o compilando il form sottostante.

Evento organizzato in collaborazione con il Gruppo di Amnesty International di Rovereto e Alto Garda

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