LUNEDÌ 18 NOVEMBRE, ORE 19:00 NUTO REVELLI, PARTIGIANO E SCRITTORE

 

Giuseppe Mendicino, già appassionato biografo di Mario Rigoni Stern, ha dedicato moltissime ricerche a Nuto Revelli, autore di libri fondamentali nella nostra letteratura che spaziano dalla Seconda guerra mondiale alla vita nell’Italia contadina degli anni Settanta.

La ritirata di Russia, la guerra partigiana, il “mondo dei vinti”, l’amicizia con Mario Rigoni Stern e con Primo Levi: sono queste le tematiche centrali del lavoro di Giuseppe Mendicino, pubblicato da Priuli&Verlucca, capace di farci conoscere meglio uno dei grandi del nostro ‘900 e proprio in occasione del centenario della sua nascita.

I temi ricorrenti, le passioni di Nuto Revelli riguardano la storia vista dal basso, vissuta in prima persona e testimoniata, sia in guerra sia nel mondo contadino, soprattutto quello delle colline e delle montagne del Cuneese.

Giuseppe Mendicino, studioso e lettore appassionato, ne ricostruisce la trama.

Revelli combatté sul fronte russo come tenente del battaglione alpino Tirano e durante la Resistenza fu comandante partigiano di Giustizia e Libertà nelle montagne del Cuneese e scrisse opere di testimonianza storica e di forte etica civile. Dalla difesa del mondo dei vinti traspare anche un’attenzione indignata e dolente per l’abbandono di tanti borghi, la devastazione ambientale, la scomparsa di competenze e memorie. Le opere di Revelli, da ‘La guerra dei poveri’ a ‘Il mondo dei vinti’ a ‘Il disperso di Marburg’, sono un invito a non cadere nell’indifferenza, a respingere il conformismo e la prepotenza; sono uno sprone a restare sempre «ribelli per giusta causa», per la giustizia e per la libertà.