
Franco Arminio, poeta, scrittore e “paesologo” ( come lui stesso si definisce ) ha pubblicato raccolte di versi come “Cedi la strada agli alberi” o libri in prosa come “Vento forte tra Lacedonia e Candela” o “Geografia commossa dell’Italia interna”.
Animatore di battaglie civili, viene a presentare il suo “Cartoline dai morti” in cui racconta l’esistenza vista dalla fine, dalla morte; un’esistenza che si riduce alla fine a poche cose: una luce sul comodino, un barattolo di caffè, un maglione verde, un solitario, una donna amata, una sconosciuta.
Attraverso 150 cartoline paradossali e fulminanti, Arminio ci offre un resoconto dei tanti modi di morire, immaginando messaggi provenienti da un posto sconosciuto ( l’unico che tutti visiteremo ).