VENERDÌ 11 OTTOBRE, ORE 19:00 L’ALTA LEGGIBILITÀ PER LA DISLESSIA: IL PROGETTO BIANCOENERO

Nella settimana nazionale della dislessia organizziamo un incontro ad hoc.
Avremo nostra ospite Irene Scarpati, editrice con la sigla Biancoenero Edizioni, casa editrice indipendente da lei fondata nel 2005 e da sempre impegnata nel progetto Alta leggibilità con il proposito di avvicinare ai libri tutti i ragazzi, anche quelli che hanno difficoltà di lettura perché ‘lettori pigri’ o dislessici.
L’incontro è aperto ad insegnati, educatori, genitori e terapisti.
Con la collaborazione di terapisti ed esperti, biancoenero ha individuato precisi criteri linguistici e tipografici, tra cui il carattere di stampa biancoenero®, che rendono la lettura più accessibile a tutti, senza rinunciare alla qualità e allo stile della narrazione.
L’Alta Leggibilità agisce essenzialmente su due livelli:
1. l’abbattimento delle barriere tipografiche
2. la comprensibilità del testo
Abbattere le barriere tipografiche, che sono un ostacolo concreto all’accesso al contenuto, vuol dire adottare tutti quei criteri codificati da tempo che rendono più ‘amichevole’ la pagina per chi l’affronta:
* testo non giustificato, con lunghezza irregolare delle righe per facilitare il passaggio da una riga all’altra e per evitare la divisione in sillabe;
* paragrafi spaziati che offrono a chi legge dei traguardi di lettura facilmente raggiungibili;
* carta color crema che non dà riflessi e di uno spessore tale da scongiurare la trasparenza del verso della pagina;
* l’uso di uno specifico carattere di stampa (la font biancoenero®) che garantisca la massima chiarezza e aiuti a confondere il meno possibile le lettere.
Il lavoro di redazione sulla comprensibilità di un testo è più delicato e complesso, perché non si possono definire – se non molto genericamente – dei canoni da rispettare.
Vanno considerate le ambiguità presenti in un testo, che, se sono un ostacolo facilmente superabile per un lettore sicuro, diventano invece fonte di ulteriore difficoltà per il lettore insicuro, destabilizzando la già scarsa fiducia nella sua capacità di comprendere un testo scritto.
Un altro aspetto da valutare è quanto sia realmente giustificata la complessità o specializzazione del linguaggio che si usa.
È una questione di equilibrio: tra chiarezza e proprietà; tra semplicità e necessario arricchimento lessicale; e, in un testo narrativo, tra il rispetto dello stile di un autore e l’importanza di farlo conoscere anche a chi ha delle difficoltà di lettura.